Una “patatina a quattro zampe”: Dixie

Dixie vagava a Porto Cesario per strada vicino ad alcuni ristoranti. I miei genitori e i miei nonni erano andati lì a cena e, prima di mangiare, fecero una passeggiata sul Lungomare. Ormai vicini al ristorante videro una bellissima cagnolina nera che coccolarono per un po’ di tempo. Dopo andarono tutti nel locale per cenare e infine tornarono a dormire alla villa di San Pietro. Era ormai mezzanotte e mia madre ripensava ancora alla cagnetta nera e così fece un patto con mio padre: dovevano ritornare a Porto Cesario e, se la cagnolina si fosse avvicinata a loro, l’avrebbero presa altrimenti sarebbero ritornati indietro. Videro una cagnolina nera e le diedero da mangiare.

Lei sembrava essere felice, così papà aprì il portabagagli e l’animale saltò su come se niente fosse. Subito dopo comparve un’altra cagnolina nera molto simile alla precedente ma meno affettuosa che, in realtà, era quella accarezzata prima di cena. Quella in macchina aveva una croce bianca sul petto e da questo si distinguevano.

Loro portarono a casa la cagnetta già in macchina perché ormai lei aveva scelto

I miei genitori.

 

Il giorno dopo la fecero visitare dal veterinario, lui capì dai denti e dalle zampe che poteva avere un annetto. Dixie non era abituata a stare in casa e in posti chiusi: se ne voleva sempre andare sul balcone! Allora i miei costruirono una cuccia da mettere fuori. Da quando lei è con noi ad ora sono passati quasi 15 anni, perché il giorno in cui è stata presa era il 22 giugno 2003 e questa è la data del suo compleanno. E’ sempre stata molto educata e non oltrepassa quasi mai la soglia della cucina. E’ piuttosto docile con le persone ma non con alcuni cani: quelli che non le piacciono li fa scappare via a zampe elevate!

Dixie mangia solo croccantini e a volte ciò che noi le lasciamo quando finiamo di mangiare.

Noi la teniamo sempre legata  al guinzaglio perché, da spirito libero che è, a volte si allontana.

Adesso lei è abbastanza vecchia, quindi non è tutta nera ma, oltre alla grossa macchia bianca sul petto, ce ne ha un’altra piccola sul muso. Dixie si chiama così perché quando i miei la portarono al lavaggio una signora gli chiese: “come si chiama?” E loro non le avevano ancora dato un nome. Allora continuò: “potete chiamarla Dixie perché è buona come una patatina!”

Federico Genchi

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