Una famiglia e il sogno del Venezuela
Nel 1948 a causa della grave crisi economica in Italia, dopo la fine della guerra, era difficile trovare un lavoro.
Così, il padre della nonna di Marco decise di trasferirsi in Venezuela, un paese all’epoca molto ricco economicamente.
Nel 1950 lo raggiunsero i primi 2 figli maschi per poter lavorare e nel 1958 la famiglia rimasta in Italia decise di partire per il Venezuela. In quel paese con il corso degli anni però la situazione economica cominciò ad avere problemi e si ebbero le prime rappresaglie. Infatti, dopo un viaggio in nave di 15 giorni, quando i familiari arrivarono in Venezuela non poterono uscire dal porto in quanto era in corso una guerra civile.
La situazione era cambiata ed era molto più difficile trovare lavoro perché i venezuelani vedevano il popolo italiano come il popolo che toglieva loro lavoro, ma in realtà non fu così: molti italiani hanno aiutato tanto il popolo venezuelano aprendo molte attività commerciali e avviando industrie, dando posti di lavoro. L’integrazione non è stata facile, prima di tutto per la difficoltà della lingua, diversa dalla nostra.
Dopo 10 anni la malinconia per la propria terra era sempre più forte allora si decise di tornare in Italia. I primi tempi sono stati molto difficili perché trovare lavoro per un italiano ritornato a casa non era semplice: integrarsi in una realtà molto diversa da quella lasciata era difficile!!! Trovare una casa dove poter vivere con una propria famiglia era un’impresa, perché la gente non si fidava di queste persone arrivate da lontano e c’era tanta diffidenza nei loro confronti; anche trovare un posto di lavoro era molto difficile.
Ma poi fortunatamente, la situazione è migliorata e tutte le difficoltà riscontrate all’inizio sono passate e gli ex-emigranti sono riusciti ad integrarsi perfettamente in Italia.
Attualmente il Venezuela sta vivendo una grande crisi, in quanto Guaidò, il capo dell’opposizione eletto da
l parlamento venezuelano e il presidente Maduro si contendono il potere. Lo scontro tra i due ha portato a numerosi scontri con morti e feriti. Guaidò ha il sostegno degli Stati Uniti, che hanno promesso, in caso di minacce, violenze o intimidazioni nei confronti di Guaidò, che ci sarà una reazione rapida che non esclude un’opzione militare.
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Francesco La Torre, Johnatan Strippoli, Marco Valenzano, Pietro Renzulli