Ma la capra è poi così “capra”?
Non dobbiamo più offenderci d’ora in poi se qualcuno ci chiama “capra”,
perché magari non sappiamo rispondere ad una domanda che la nostra mamma ci pone per vedere se siamo stati attenti in classe, ma anzi dobbiamo ritenerlo un bel complimento.
È quanto ci suggeriscono i ricercatori della Queen Mary University di Londra, dell’Università degli Studi di Torino e dell’Eth di Zurigo che, dopo vari studi sulle capre, hanno scoperto come esse siano affettuose ed intelligenti proprio come i più comuni animali domestici, il gatto ed il cane.
Gli studiosi ci dicono infatti che le capre sono capaci di coesistere ma anche di interagire con gli uomini, ad esempio quando fissano in maniera insistente e bisognosa di aiuto i proprietari perché non riescono a completare l’esercizio che viene loro affidato.
I ricercatori hanno poi verificato che le capre hanno buona memoria, tanto da ricordare cose apprese quattro anni prima e sono in grado di relazionarsi tra loro perché sanno distinguere lo stato emotivo dei propri simili semplicemente ascoltandone i belati, senza neanche guardarli o sentirne l’odore, e farsi così
“contagiare”.
Insomma una sensibilità ed un’intelligenza che proprio non ci aspettavamo da un animale così a lungo offeso, ma forse per questo la capra era una delle migliori amiche di Heidi!
Lorenzo Scoppio