I nuovi fossili: i “rifiuti elettronici”

Una cosa che ricordo con gioia del periodo estivo è l’estrazione di fossili di conchiglia, che trovo nella strada sterrata che attraverso per andare al mare. Penso che migliaia di anni fa, quello fosse il letto di un fiume: che emozione scoprire conchiglie sempre diverse, sembrano vere!

Quali saranno i fossili che noi generazioni di millenials lasceremo in “eredità”?

L’e-wast (i rifiuti elettronici) hanno raggiunto i 50 milioni di tonnellate: un numero enorme, che ci fa capire che noi acquistiamo troppo velocemente nuovi dispositivi, dismettendo altrettanto velocemente quelli vecchi con, a volte, solo pochi mesi di vita.

Dove vengono smaltiti gli e-wast?

Riusciremo ad invertire la tendenza producendo meno rifiuti elettronici e riutilizzando i vecchi per crearne di nuovi?

Un dato importante è che i paesi più poveri come il Ghana, l’Africa occidentale e l’India , sono quelli dove vengono depositati i rifiuti, creando un dissesto ambientale di proporzioni gigantesche.

Il punto centrale è dare una seconda vita a questi materiali inquinanti, riciclandoli e dando vita ad altri materiali: pensate che con 30 schermi  di televisori si ricavano 60 mq di piastrelle di ceramica.

Rifiuti Elettronici.
Foto di INESby da Pixabay

Ginevra Palmisano

 

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