Covid-19 e alimentazione: qual è il collegamento?
Vi siete chiesti perché ci sono tanti asintomatici, mentre “solo” il 15% della popolazione è ricoverata a causa dell’innominabile virus (Covid 19)?
Probabilmente se non aveste letto il titolo non avreste capito che un’alimentazione sana fa in modo che si eviti di contrarre malattie anche molto gravi, proprio come il Covid 19. Gli organismi infiammati si ammalano perché nell’intestino risiedono l’80% delle cellule immunitarie, come spiegato in un articolo della famosa giornalista Milena Gabanelli.
Per avere un alimentazione sana è necessario variare, evitare di saltare i pasti, ed assumere sostanze nella giusta dose e di buona qualità.
Regole
Assumere zinco (contenuto in cereali, semi di zucca, legumi, ecc. ) almeno due volte al giorno, magnesio (mi raccomando mangiate molto cioccolato fondente perché è uno degli alimenti più ricchi di magnesio, insieme ai legumi e i cereali. 😉), vitamina D (non elaborabile senza sole), molta frutta e verdura, diverse quantità di pesce, un po’ di parmigiano, uova due volte alla settimana, condimenti con non troppi grassi saturi.
Cosa evitare
Evitare alcool (che brucia l’intestino), bibite gasate che contengono troppo zucchero e di mangiare troppo sale (che densifica il sangue) e, soprattutto, prendere prodotti di qualità, privi di pesticidi e non provenienti da allevamenti intensivi poiché sono pieni di antibiotici e medicinali, che danneggiano il sistema immunitario; non assumere droghe, non sono salutari per l’organismo, non assumere alimenti che si sa di non non riuscire bene a digerire.
Infine
Ogni alimentazione deve essere personalizzata , ad esempio, se sei allergico alla frutta secca, non puoi assumerla e devi quindi trovare un altro modo per assumere zinco e magnesio.
Insomma, parliamo tanto di mascherine, disinfettante, distanze, chiusure e lockdown, ma nessuno ha considerato che il COVID, i contagi, i ricoverati oltre all’età sono condizionati dall‘alimentazione, poiché un’infiammazione aiuta un’ altra infiammazione ad espandersi.
Christopher Palmieri