Il nostro Inno
L’Inno italiano, detto anche “Inno di Mameli”, è stato scritto da Goffredo Mameli nel 1847, quando aveva solo vent’anni.
Goffredo morì nel 1849 mentre combatteva per la Repubblica Romana.
Questo inno è lo stesso da secoli e ci rappresenta tutti, nelle partite di calcio, alle Olimpiadi e ad eventi molto importanti.
Quando lo cantiamo, ripetiamo le parole spesso senza comprenderne bene il significato.
Proviamo a cantarlo a parole nostre:
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
La nostra nazione si è svegliata e si è messa sul capo l’elmo di Scipione l’Africano, il condottiero romano che sconfisse Cartagine.
È destinata a vincere perché erede di Roma antica che è sempre stata vittoriosa (nell’antichità la vittoria era rappresentata con una dea alata con lunghi capelli). Perciò uniamoci come un esercito in battaglia, disposti anche a morire per l’Italia.
Ľ inno è conosciuto da tutti, anche da noi bambini ed è molto bello.
Cristiano De Maio