Calci e pugni in volo
Il Taekwondoo: uno sport antico, un’arte marziale coreana nata tra gli anni 1940 e 1950.
Non è altro che l’unione tra il Karate e il Judo, altre arti marziali.
E’ uno sport che vede gli avversari affrontarsi in un combattimento che a prima vista sembra corpo a corpo, in realtà è basato principalmente sull’uso delle tecniche di calcio. In realtà, è l’arte dei calci in volo, significato degli ideogrammi Tae, Kwon, Do.
Ci sono dei gradi di cintura: bianca, gialla e bianca, gialla, gialla e verde, verde, verde e blu, blu, blu e rossa, rossa, nera e rossa e infine la cintura nera (quella che secondo me da grandi, si può diventare insegnante).
I calci che io conosco sono:
- il tresessanta
- la sforbiciata
- il calcio frontale
- il calcio laterale (destra o sinistra)
Ci sono due tipi di gare:
- Il maestro filma i propri allievi mentre combattono, seguendo 7 mosse da lui insegnate. Dopo aver realizzato il video, questo viene mandato ai giudici che lo visualizzeranno e, partendo da 10, procederanno a togliere punti ogni volta che l’ allievo commette un errore. Questo tipo di gara è stato introdotto di recente, per consentirne lo svolgimento a distanza.
- Le gare di lotta, dove l’insegnante assegna un grado di cintura ed ogni allievo procede all’iscrizione al torneo.
Chi si affaccia a questa disciplina e impara a conoscerla si rende conto che non ha a che fare con la guerriglia, invece, è volta a testare le capacità difensive degli allievi.
Non è difficile dedurre che si tratta di uno sport come un altro e non un’attività nata solo per offendere.
Alessandro Morelli