Il narvalo: misterioso unicorno dell’Artico
Il narvalo è un cetaceo che ha la peculiarità di avere un lungo dente sul muso che lo rende simile al mitico unicorno.
Questo animale è ancora poco conosciuto, a causa dei luoghi artici, remoti e inospitali, che abita, è molto diffidente e si spaventa facilmente, ma il suo avvistamento non è impossibile.
In quanto mammifero, il narvalo deve periodicamente tornare in superficie per respirare ed è possibile scorgerlo tra le aperture del ghiaccio. Per vederlo è necessario raggiungere in motoslitta queste pericolose zone glaciali, mettersi comodi e osservare, con un buon binocolo, per ore e a volte per giorni.
In natura, questo unicorno marino vive fino a circa 50 anni e per ogni anno di vita superato, la sua zanna cresce di un anello in più fino a raggiungere i 2,7 metri.
Il narvalo si nutre di pesci e crostacei, soprattutto merluzzi. Li cerca nella acque profonde e li ingoia interi poiché è sdentato.
Il dente dei narvali ha vari scopi. Sembra, infatti, che serva durante la caccia per stanare e stordire la preda piuttosto che nell’impressionare le femmine durante il rituale di accoppiamento o come un sofisticato biosonar.
Oggi la sopravvivenza di questa specie è a rischio.
L’unicorno dei mari, infatti, conta numerosi nemici: non solo i ghiacci dove rischiano di rimanere intrappolati, ma anche i predatori come orsi e orche e soprattutto i cacciatori del Canada e della Groenlandia. Carne, grasso e pelle dei narvali sono particolarmente apprezzati ai fini alimentari, ma ciò che è più ricercato è la zanna degli esemplari maschi usata per oggetti artistici e ornamentali.
Marco Panessa