Jane Eyre e Cenerentola cosa hanno in comune?
Jane Eyre è un romanzo della scrittrice inglese Charlotte Bronte, uscito
nel 1847, sotto lo pseudonimo di Currer Bell e rivelatosi come il capolavoro dell’autrice inglese.
Di cosa tratta Jane Eyre?
Racconta della vita dell’orfana Jane Eyre che viene spedita dalla signora Reed, sua zia, in un istituto femminile dove viene educata molto rigidamente e severamente. Appena raggiunta la maggiore età Jane trova un posto di lavoro come bambinaia nelle mura di Thornfield Hall, per insegnare alla pupilla del signor Edward Rochester. Dopo l’incontro fra Mr Rochester e Jane, i due verranno uniti da un amore passionale e travolgente, ma presto il più grande segreto dell’uomo tornerà a galla e sarà impossibile per Mr Rochester nascondere la verità…
Tutti noi conosciamo la storia di Cenerentola: una bella e sfortunata ragazza che dopo mille peripezie e ingiustizie da parte della matrigna e delle due sorellastre riesce a trovare il suo lieto fine con il principe Azzurro. Ma forse non tutti sanno che Charlotte Bronte, la famosa scrittrice britannica, si è ispirata proprio alla storia di Cenerentola per l’infanzia della protagonista del suo più celebre romanzo Jane Eyre.
Ma dove troviamo queste similitudini?
La protagonista del romanzo, proprio come Cenerentola, rimane orfana. Inoltre, l’unica persona che l’amava, lo zio materno, è morto anni prima e sua zia si trova costretta ad accudire la fanciulla perché tale era l’ultima promessa strappatale da suo marito prima di morire. Mrs Reed e i suoi cugini la maltrattano continuamente, ma la ragazza è forte e proprio come Cenerentola, si aggrappa anche al minimo bagliore di luce nella loro vite. Entrambe trovano il loro “principe Azzurro” e hanno il loro lieto fine, anche se chi con più difficoltà e chi meno.
Il mio parere su Jane Eyre.
Un libro fantastico e sorprendente! Jane Eyre è un romanzo intenso e ricco di emozioni. Inoltre, il personaggio di Jane indipendente e coraggioso riesce a coinvolgere il lettore nelle sue vicende, da quelle drammatiche a quelle più felici. Lo consiglio a chiunque!
Elena Pallotti