Goal 14 Agenda 2030: Vita sott’acqua

La Terra ha circa il 71% della sua superficie sommersa dalle acque.

Negli ultimi decenni, però, le acque marine  sono diventate sempre più inquinate, a causa di migliaia di tonnellate di plastica, che si disperdono diventando microplastiche. L’avvento, poi, del coronavirus ha rallentato in parte il fenomeno, ma ha inserito un altro elemento inquinante: infatti, lo stare a casa ha fatto sì che non si buttasse la plastica nel mare, ma non appena la gente è uscita nuovamente di casa le mascherine sono diventate la prima emergenza ecologica, anche per il mare. Con tutta questa plastica e mascherine i pesci stanno morendo, quindi, non solo sta peggiorando la vita sott’acqua, ma anche il cibo, perché le microplastiche sono entrate nella catena alimentare.

Un mare di plastica.
Fonte: Pixabay.

Pensate che in mare si raccolgono quasi 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno e che nell’oceano pacifico si è creata un’isola di plastica grande tre volte la Francia.

Per perseguire l’obbiettivo di preservare la vita sott’acqua, tutti dobbiamo iniziare ad essere rispettosi dell’ambiente, riciclare e usare meno plastica in modo da ridurre l’inquinamento delle acque marine.

Martina Nitti

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