Emergenza clima: una lotta tra scienza e società
Il giorno 29/10/2021 la nostra scuola Santomauro ha organizzato un incontro molto importante riguardante l’emergenza climatica. Sono intervenuti la senatrice Floridia, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, il capitano della nave rompighiaccio “Laura Bassi” Borredon e la dottoressa Lucchi che ringraziamo per tutte le spiegazioni ed il tempo che ci hanno dedicato.
Noi tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa nel nostro piccolo per fronteggiare questa emergenza, anche noi ragazzi! Questo cambiamento climatico non è certamente il primo e non sarà l’ultimo, ma è tra i peggiori a causa della sua velocità.
Per fortuna ci sono gli oceani che assorbono il 90% del calore atmosferico e dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo! Ma non ci dobbiamo “cullare”, perché gli oceani non potranno salvarci in eterno!
La nostra impronta ecologica deriva dalle nostre abitudini alimentari, dai nostri comportamenti… Per esempio: sapevate che una bistecca inquina tanto quanto un’auto che va da Milano a Roma? E sapevate che usare la borraccia è molto meno inquinante delle bottiglie monouso?
L’87% dei nostri spazi sono dedicati ai veicoli, capite?! Per noi i veicoli sono più importanti della nostra stessa vita!! Quindi camminiamo di più, cerchiamo di andare a scuola a piedi!
La nave “Laura Bassi” è la prima nave rompighiaccio italiana ad attraversare le acque artiche. Si chiama così in onore della prima donna italiana che ha ottenuto una cattedra universitaria.
Questa nave appartiene all’OGS Trieste (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale), dove lavora la dottoressa Lucchi come geologa marina specializzata in paleoclima.
La nave “Laura Bassi” è partita per l’ultima volta con 40 marinai il 6 agosto dalla Norvegia. Quindi si è diretta alle isole Svalbard per studiare le zone dell’Artico vicine al 75° parallelo (che divide l’artico dalle zone di media latitudine) ed è ritornata in Italia il 14 settembre di quest’anno. La nave permette di affrontare ghiacci spessi fino ad 1,5 m!
Lo stretto di Fram è la zona artica più a rischio poiché è il posto dove si incontrano 2 diverse correnti: la Corrente Atlantica (calda) ed la “Transpolar Drift” (fredda). L’incontro di queste due correnti crea il GYRE, un grande vortice che gira in senso antiorario.
Per l’osservazione dell’Artico, sono stati eseguiti 3 progetti:
- CHANGE: nel progetto change sono state utilizzate reti planctoniche (per lo studio della superficie) e bentoniche (per lo studio delle zone più profonde) che sono servite per studiare la popolazione ittica del territorio.
- IRIDIA: nel progetto IRIDIA è stato studiato il paleoclima grazie all’utilizzo di carotaggi: si estraggono cilindri di ghiaccio per studiare il passato. La dottoressa Lucchi fa parte di questo progetto. L’analisi delle carote di ghiaccio può avvenire sulla nave o anche al rientro: in quest’ultimo caso, l’acqua deve essere congelata e trattata con solventi per fermare l’attività biologica.
- CASSANDRA: il progetto studia l’evoluzione del GYRE per capire come prevenire il disastro climatico.
Con questo articolo, che speriamo vi sia piaciuto, vorremmo dare il nostro contributo all’alfabetizzazione ecologica che, dopo quella digitale, deve coinvolgere tutti noi per IMPARARE A VIVERE IL MONDO IN UN MODO NUOVO!
Un ringraziamento speciale alla Dirigente Anna Lia Minolia ed alla Professoressa Viviana Borredon che hanno organizzato questo evento.