Il Grinch che odiava il Natale
Oggi vi racconterò la storia del Grinch.
Sicuramente tutti quanti sappiamo chi è, ma sappiamo qual è la sua storia, il suo passato? Sappiamo come è riuscito a passare dall’odio verso il Natale all’amore? In questo articolo troverete ogni risposta alle vostre domande.
La storia inizia quando, all’interno di un fiocco di neve, viene scoperto fra alcune montagne, chiamati Picchi di Punta Boh, il paese di Chinonsò che è abitato da personcine di differente altezza, sesso ed età, i Nonsochì.
A Chinonsò ci si prepara da sempre al Natale, sentito come la festività più importante. L’unica creatura che invece detesta il Natale è il Grinch, un essere verde che abita in una casa posizionata sulla vetta del Monte sopra Chinonsò, insieme al cane Max e temuto da tutti i Nonsochì.
Tutti gli abitanti di Chinonsò sono indaffarati a comprare e spedire regali ma la piccola e dolce Cindy Chi Lou, di 6 anni, ha dei dubbi sul fatto che il senso del Natale sia nelle decorazioni e nei doni ma non viene ascoltata dai suoi parenti e dagli altri Nonsochì.
Nel frattempo il Grinch, dopo aver spaventato i fratelli di Cindy, che erano andati sul monte, decide di scendere per fare dei dispetti. Entra allora all’interno delle poste dei Nonsochì per mettere confusione fra i pacchi e lì incontra Cindy, che, per lo spavento, cade nel nastro trasportatore dei regali. Viene salvata dal Grinch che, però, la impacchetta subito dopo che lei lo aveva ringraziato, perché non voleva essere definito “buono”.
Cindy, impressionata dal suo gesto, inizia a pensare che il Grinch non sia così cattivo come dicono e decide di scoprire tutto su di lui andando nelle case di coloro che l’hanno conosciuto quando era piccolo. La bambina scopre che il Grinch era stato trovato e cresciuto dai Nonsochì, nonostante fosse diverso da loro (infatti, si crede che lui sia arrivato in quel paese per errore), quando ancora era in una piccola cesta con una coperta, volato nel cielo e atterrato dietro la loro porta. Raccontano anche che da piccolo era stato vittima di bullismo da parte di Augustus (ora divenuto il sindaco di Chinonsò) che cercava di allontanarlo da Marta Mey (divenuta ora adulta e corteggiata da Augustus pur essendo segretamente innamorata del Grinch) una bambina di cui si era innamorato.
Ma perchè aveva iniziato ad odiare il Natale? Il Grinch aveva costruito a Marta Mey, per Natale, un angelo con scarti metallici e gioielli ma si era presentato a scuola col volto sfregiato: voleva radersi per apparire più presentabile a Marta. Per questo, però, era stato deriso e umiliato da Augustus e dagli altri compagni di scuola. Preso dall’ira, il Grinch distrusse le decorazioni della classe e si ritirò amareggiato sul monte Briciolaio, dove crebbe odiando il Natale e i Nonsochì.
Cindy, dispiaciuta per la sua condizione, decide di invitare il Grinch come “mastro allegro” delle feste a Chinonsò. Il viscido Augustus si oppone ai progetti della bambina, ma gli altri Nonsochì, ispirati dall’altruismo di Cindy, fanno pressione e si decide di invitarlo. La bambina si presenta a casa del Grinch (che cerca inutilmente di spaventarla) non riuscendo a convincerlo a partecipare, tuttavia egli cambia presto idea dopo aver sentito che ci sarebbero stati un premio e la presenza di Marta. Il Grinch si reca a Chinonsò per i festeggiamenti, ben accolto dai Nonsochì.
Incredibilmente, il Grinch viene contagiato dall’allegria dei presenti e, dopo tanti anni, sembra cambiare opinione sul Natale. Il perfido Augustus, però, gli regala un rasoio per fargli ricordare i brutti momenti passati da piccolo e lo ferisce ulteriormente facendo una proposta di matrimonio a Marta. Nuovamente offeso e umiliato, il Grinch dichiara apertamente il suo disprezzo per il Natale e accusa i Nonsochì di essere solo falsi e avidi, perché per loro Natale vuol dire solo fare un mucchio di regali che poi buttano via quando si stancano. Decide così di vendicarsi distruggendo l’albero di Natale al centro del paese, rasando il sindaco e portando scompiglio in città. Scopre, però, che il suo piano non ha funzionato (i Nonsochì avevano un albero di scorta) e si ritira con rabbia a casa sua. Giunta la notte di Natale, il Grinch, decide di distruggere la festività per sempre e si traveste così da Babbo Natale; poi, costruisce una slitta motorizzata, si reca a Chinonsò insieme al cane Max, travestito da renna col naso rosso Rudolf e, dopo il giro del vero Babbo Natale, decide di rubare tutti i regali e le decorazioni dei Nonsochì.
Riuscito nel suo intento, porta tutti i doni sulla cima del monte con l’intento di buttarli giù. Il mattino dopo, i Nonsochì si risvegliano e scoprono con tristezza cosa è accaduto. Augustus, infuriato, accusa Cindy di aver rovinato il Natale con la sua ossessione di voler invitare il Grinch ma la bambina viene difesa dal padre, il quale comprende quanto avesse ragione sul fatto che Natale voglia dire stare insieme ai propri cari e volersi bene. Tutti i Nonsochì trovano conforto nelle sue parole e si mettono a cantare insieme.
Il Grinch, dall’alto del monte, sente i loro canti di gioia e capisce, con rabbia, che il suo piano di rovinare il Natale è completamente fallito. Mentre si interroga su come ciò sia accaduto, comprende il vero significato del Natale. Il suo cuore, da piccolo e rinsecchito, diventa più grande e più pieno di amore, facendolo ritornare buono. La slitta, nel frattempo, è sull’orlo della montagna e minaccia di cadere insieme ai regali. Il Grinch tenta disperatamente di impedirlo ma la slitta è troppo pesante. Dopo aver visto, però, che su di essa c’è anche Cindy Lou (che era andata a trovarlo per non lasciarlo solo il giorno di Natale) tira fuori una forza sovrumana e salva sia lei che i pacchi. I due ritornano a Chinonsò con la slitta e il Grinch riconsegna i regali ai Nonsochì dichiarandosi sinceramente dispiaciuto per quello che aveva fatto. I Nonsochì decidono di perdonarlo, tranne Augustus, il quale tuttavia subisce uno smacco da parte di Marta che rinuncia a lui e si dichiara finalmente al Grinch. Tutti i Nonsochì festeggiano il Natale insieme al Grinch, che li invita a passare le feste a casa sua.
A Natale io, mia mamma, mia nonna, i miei zii e le mie cugine guardiamo sempre questo film, è una tradizione! Il film mi ha insegnato varie cose: la prima è che a Natale non è importante quanti regali riceviamo o in che modo addobbiamo le nostre case, ma ciò che conta davvero è stare insieme con la propria famiglia. Questo sarà il quinto Natale senza mio nonno, ma io sono sicura che lui è accanto a me sempre. La seconda cosa che questo film mi ha insegnato è che la bambina, Cindy Lou, si è battuta per aiutare il Grinch ad amare il Natale, nonostante tutti quanti lo definissero un mostro verde e peloso che seminava terrore ovunque passasse. Ecco, io voglio essere come questa bambina, non fermarmi alle apparenze ma giudicare una persona solo dopo aver conosciuto la sua anima, le difficoltà che ha dovuto affrontare e ciò che l’ha portata ad essere così.
MIRIAM DI PACE