L’origine dei detti (parte quarta)

In questa quarta parte andremo a scoprire la storia dei detticoda di paglia“, “chiodo schiaccia chiodo” e “l’abito non fa il monaco“.

Coda di paglia

Il detto “coda di paglia” viene utilizzato per indicare il timore di esporsi per nascondere una colpa o un difetto, ma quale sarà la sua origine? Il detto deriva da una fiaba di Esopo. La fiaba parla di una volpe a cui viene tagliata la coda a causa di una trappola. La volpe sprofonda in una grande vergogna, così gli amici animali le costruiscono una coda di paglia. I contadini del borgo, venuti a saperlo circondano di falò l’intero villaggio. Perciò la povera volpe non si avvicina al villaggio per timore di bruciarsi la coda.

La volpe con la coda di paglia

Chiodo schiaccia chiodo

Il detto “chiodo schiaccia chiodo” viene utilizzato in situazioni in cui una preoccupazione passa in secondo piano e un’altra ne prende il posto proprio perché il chiodo rappresenta il dolore. Ma può essere anche una cosa positiva, come un nuovo amore può scacciare via la delusione per un amore finito oppure un’amicizia. Il detto ha origine da un gioco dell’antica Grecia, cioè il cindalismo, in cui si doveva far saltare un chiodo inserito nel terreno con un altro.

Il cindalismo

L’abito non fa il monaco

Il detto “l’abito non fa il monaco” sta a significare che l’apparenza molte volte non corrisponde alla realtà, ma perché si dice così? Inizialmente veniva detto “il cappuccio non fa il monaco”. Il detto ha origini molto antiche: nel periodo del medioevo i monaci che viaggiavano venivano sempre ben accolti, perciò molti disonesti si travestivano da monaci per avere gli stessi benefici. 

L’abito non fa il monaco

 

Alessandro Lazzari

 

 

 

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