Mare fuori: oggi al primo posto tra le serie tv
Mare fuori è una serie tv napoletana visibile su rai play dal 23 settembre 2020 e in questo periodo sta spopolando molto. Si divide in tre stagioni con 12 episodi ognuna.
Questa serie tv parla di ragazzi minorenni chiusi in un carcere minorile e ognuno ha la propria storia. Carmine, il protagonista, è un ragazzo che vuole cambiare il suo destino, però appartiene ad una famiglia legata alla mafia ed è in carcere per omicidio.
Il carcere di Napoli in cui si trovano i ragazzi è un luogo di fantasia, ricostruito in un’area militare: qui si svolgono le vite dei protagonisti, il cui racconto drammatico e di disagio è iniziato all’esterno, prima della detenzione.
Tra i principali personaggi ricordiamo Naditza, cresciuta in una famiglia di zingari, che si fa beccare dalla polizia per sfuggire a suo padre oppressore e quindi preferisce finire all’IPM piuttosto che vivere la sua triste realtà.
Un altro personaggio è Filippo Ferrari, colpevole di aver procurato la morte a un suo coetaneo dopo un gioco pericoloso svolto in altezza.
Carmine Di Salvo è finito nel carcere minorile per aver difeso duramente la sua fidanzata importunata da un malintenzionato.
Nel carcere si ritrovano sia maschi che femmine, in balia di scontri e risse da cui c’é chi riesce a riemergere e a ribellarsi al codice della malavita.
Anzi, in questo luogo così inquietante nascono anche amicizie e amori come quello tra Carmine e Rosa, anche se inizialmente Rosa odiava Carmine pensando che lui avesse ucciso suo fratello Ciro Ricci.
Sebbene le storie narrate e le vicende rappresentate, a volte, siano toccanti e anche forti nei contenuti, ci fanno ricordare che in alcune realtà del nostro paese, i ragazzi, ma anche i bambini sono costretti a crescere molto in fretta e soprattutto ad avere a che fare con la criminalità.
Per fortuna, le stesse storie insegnano anche a coltivare la speranza che è sempre possibile riscattarsi e mettersi sulla strada giusta.
Al tempo stesso è una serie che ci aiuta a conoscere i problemi dei più giovani e quindi a cercare di capirli anche con l’aiuto degli adulti.
Insomma, una serie tutt’altro che diseducativa, ma anzi che merita di essere vista dalle vecchie e nuove generazioni insieme.
Tenerelli Giuseppe e Lorenzo Scoppio.