Il caso più discusso degli anni ’90: Elisa Claps

Di recente è andata in onda una serie Tv che riguarda un caso che ha interessato tutta l’Italia a partire dagli anni ’90: la scomparsa di Elisa Claps. 

Questo brutto evento avviene il 12 settembre 1993 a Potenza: una giovane ragazza di 16 anni di nome Elisa viene aggredita da un 21enne di nome Danilo Restivo.

Danilo Restivo ed Elisa si erano dati un appuntamento alla Chiesa della Santissima Trinità.

Dopo alcune ore, la famiglia di Elisa incomincia a preoccuparsi perché non vede la figlia tornare a casa e segnala la scomparsa della ragazza alla Procura della Repubblica di Potenza.

Danilo, intanto, si presenta con abiti insanguinati al Pronto Soccorso per farsi medicare un taglio alla mano; racconta ai medici che si è ferito alle scale mobili di un cantiere vicino alla chiesa.

I vestiti non vennero immediatamente sequestrati. La famiglia Claps non ebbe notizie del giovane per i successivi due giorni, in seguito Danilo si giustificherà dicendo di aver dovuto sostenere un esame universitario a Napoli.

Una volta fermato dalla polizia il ragazzo afferma di aver parlato con Elisa, dopodiché secondo il suo racconto la ragazza si era allontanata da lui lasciandolo da solo a pregare in Chiesa.

Gli inquirenti però scoprirono che a Danilo piaceva importunare le ragazze facendo qualche volta anche chiamate silenziose. Un’altra sua abitudine era quella di tagliare le ciocche dei capelli alle ragazze con un paio di forbici che portava sempre con sé.

Alcune amiche di Elisa dichiararono che Danilo aveva tentato di corteggiarle senza alcun successo. Quando la madre di Elisa lo apprese focalizzò la sua attenzione su Danilo, chiedendo agli inquirenti di indagare a fondo sul caso.

Il 17 marzo 2010 alcuni lavoratori stavano effettuando dei lavori presso la Chiesa della Santissima Trinità, durante i quali venne ritrovato un corpo nel sottotetto della Chiesa: era il corpo di Elisa.

La famiglia dopo aver effettuato il riconoscimento del corpo della povera ragazza, fece celebrare il funerale da don Marcello Cozzi, un prete che era stato loro accanto per tutta la vicenda.

Lorenzo Scoppio.

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