Il Burj Khalifa
Il cantiere venne aperto il 21 settembre 2004.
Nel febbraio del 2007 il Burj Dubai superò l’altezza della Willis Tower diventando, così, l’edificio con il maggior numero di piani al mondo, seppur non ancora finito. Il 5 febbraio dell’anno successivo la torre raggiunse la quota di 508,90 metri, superando quello che era allora il grattacielo più alto al mondo, il Taipei 101. Gli altissimi costi e la crisi economiche che investirono Dubai nel 2008 ritardarono i lavori di circa due anni. L’intervento economico dell’emiro di Abu Dhabi, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, fu molto utile: il Burj Dubai poté essere ultimato cambiando nome in Burj Khalifa.
Il 17 gennaio 2009 la struttura in cemento armato della torre venne completata e il 22 luglio successivo venne installata la guglia che fece raggiungere all’edificio l’altezza finale di 830 metri, il grattacielo più alto. Il Burj Khalifa è stato completato il primo ottobre 2009 e aperto al pubblico il 4 gennaio 2010 con una sontuosa cerimonia di inaugurazione, durante la quale è stata ufficialmente dichiarata la sua altezza, comprensiva di guglia, pari a 829,80 metri. La costruzione ha richiesto l’impiego di 12.000 operai. Nel corso delle fasi costruttive hanno perso la vita decine di lavoratori, ma non sono mai state fornite cifre ufficiali.
Come per tutti gli edifici di questo genere, la progettazione delle fondazioni ha richiesto un’attenta e approfondita analisi geologica del terreno che ha rilevato condizioni del suolo molto favorevoli per trivellazioni così profonde, in un terreno di arenaria relativamente soffice, ma con alta stabilità delle pareti di scavo. Le fondazioni sono costituite da 192 pali che penetrano nel terreno, fino a 50 metri di profondità .
I primati dell’edificio si sono registrati anche durante il cantiere per la sua costruzione, poiché per far arrivare il calcestruzzo fino agli ultimi piani della struttura, nel novembre 2007, è stato raggiunto il più alto getto da terra, con un’altezza di 601 metri, superando di gran lunga la precedente altezza; per evitare una veloce solidificazione del calcestruzzo, è stata impiegata una speciale miscela sviluppata da una “base” che conferisce al cemento una lavorabilità di circa tre ore, prima che solidifichi.
Tuttavia, il basamento dell’edificio è molto più ampio della sommità e costituisce una struttura che consente l’accesso alla torre da tre lati differenti e su tre diversi livelli. Gli ingressi sono completamente vetrati e realizzati con una tensostruttura a cavi sospesi, che provvede a separare i vari piani.
I 57 ascensori “OTIS”, in caso di evacuazione dell’edificio, sono in grado di garantire una capacità di 5.500 chilogrammi e una capienza di 14 persone ciascuno, una velocità di discesa di 9 metri al secondo e una risalita a 18 metri al secondo: anche questo è un primato, ovvero essere i soli ascensori al mondo a raggiungere quelle distanze e quelle velocità.
Alessandro de palma e Vito SCAROLA con l’aiuto di Keyvan Russo