Jannik Sinner: la parola all’esperto

Intervista al sig. Michelangelo Dell’Edera, Direttore dell’Istituto Superiore di formazione, dirige tutti gli insegnanti di tennis d’ Italia (che sono 13.000) ed è il responsabile del settore maschile e femminile under 16.

Da due anni è team manager della coppa Davis, perché ha seguito i ragazzi sin da quando erano piccoli. Compito del team manager è quello di coordinare tutti i professionisti che formano gli atleti (preparatori mentali, fisici, allenatori, ecc.).

Domanda: lei insegna a Sinner?

Ho incontrato Sinner quando aveva 10 anni, sempre convocato in tutte le rappresentative giovanili perché era talentuoso. Viene da un paesino di montagna, dove giocava a tennis e sciava. Si allenava nel garage di casa giocando contro il muro, accendendo e spegnendo la luce dello stesso, tirando la pallina di tennis contro l’interruttore.

A 15 anni è venuto a Bari perché faceva tornei in Grecia insieme ad altri ragazzi.

E’ un esempio dentro il campo e fuori dal campo.

Quando era giovane ho lavorato con Sinner e il suo maestro , allora Riccardo Piatti, oggi Simone Agnozzi.

Io affianco i maestri.

Domanda: c’è mai stato un campione giovane come Sinner di sua conoscenza?

In Italia mai. I tennisti italiani normalmente si esprimono a 26-27 anni. Lui invece ne ha 22.

In altre nazioni abbiamo avuto talenti come Boris Becker, Carlos Alcaraz di un anno più piccolo di Sinner, Andre Agassi.

Domanda: quanti anni servono per diventare così bravi?

Se si inizia a giocare a 4-5-6 anni, ci vogliono tanti anni…15-16 anni.

Domanda: ci sono dei riti scaramantici prima di fare la partita?

Si, ci sono. Sia prima che durante. Se ci fate caso Sinner, quando cammina in campo, non calpesta mai le righe, perché le righe devono essere “amiche” del giocatore. Prima di entrare fa sempre gli stessi esercizi cioè fa un allenamento ideomotorio: pensa a quello che deve fare in campo dopo, lo immagina e poi prova anche ad eseguirlo senza pallina.

Fuori dal campo e dentro il campo per tanto devo dirvi che sono dei rituali importanti anche per trovare la giusta concentrazione.

Domanda: perchè alla fine si buttano lo spumante a dosso?

Quando vinci un torneo importante, l’ organizzazione fornisce alla squadra una bottiglia di spumante.

Domanda: la bevono?

La sorseggiano anche un po’ , avete presente  come nelle  gare di moto che si divertono a bagnarsi l’ uno con l’ altro, li anzichè bagnarsi con l’ avversario ci si bagna insieme tutta la squadra.

Veramente pure con l’ acqua oltre allo spumante e poi abbiamo approfittato pure per bere e rilassarci.

Domanda: c’è un colpo da fare più difficile a tennis?

Sì, il colpo più difficile, diverso dagli altri, è il servizio.

E’ diverso dagli altri perchè la battuta rispetto agli altri colpi non interagisci con l’avversario in pratica ti devi concentrare tu da solo dietro la riga.

Domanda: ma il servizio non è il colpo più facile?

No, e c’è una combinazione tra arto non dominante cioè la mano sinistra nel caso di Sinner che è destrorso e  colpire la palla sopra alla testa non è semplice è in elevazione verso l’alto, noi nella nostra idoneità difficilmente facciamo esercizi sopra le spalle.

Domanda: quanti titoli ha conquistato Sinner?

un titolo Slam, due Masters 1000, quattro ATP 500, sei 250 e una  Coppa Davis.

BIOGRAFIA

nome: Jannik                                                                                                                              

cognome: Sinner

data di nascita: 16 Agosto 2001

luogo di nascita: San Candido (tn)

genitori: Siglinde Sinner, Hanspeter Sinner                                     

altezza:1,88 M

peso: 76 Kg

Concludendo vorremmo ricordare che si dice Jannik Sinner, e non Giannik Sinner chiaro? 

Aurora V.

Paola Bussetti

Maria Giovanna Ranieri

Micaela Ruggero

Irene Rita di Ciaula