Un “fenomeno” del calcio: Ronaldo Nazàrio Dalim
Ronaldo Luis Nazario de Lima, conosciuto come il fenomeno, è un calciatore brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 18 settembre 1976. E’ alto 1,83 centimetri e pesa 83 kg.
Deve il suo nome, Ronaldo, al medico che l’ha fatto venire alla luce.
Ha iniziato la sua carriera come raccattapalle del Flamengo; poi, più grande, si fece notare con la squadra del Valqueire e a 14 anni fu ingaggiato dal Sao Cristovao di Rio de Janeiro, dove debuttò con una tripletta contro il Tomazinho. In soli tre anni segnò ben 44 gol in 73 incontri.
fonte: storiedisport.it
Arriva in Europa nel 1994 grazie al PSV, con il quale conquista una Coppa Dei Paesi Bassi.
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Nel 1996 si trasferisce al Barcellona, con cui vince una Supercoppa Spagnola, una Coppa delle Coppe e una Coppa di Spagna.
fonte: eurosport.it
Dopo una sola stagione viene acquistato dall’Inter, dove resta cinque stagioni trionfando in Coppa UEFA e qui si fece conoscere dal pubblico e dai tifosi di tutto il mondo. All’Inter fu soprannominato il Fenomeno proprio per le sue prestazioni sorprendenti ed indossò la maglia con il numero 10, quella dei grandi campioni, per intenderci, come Pelè, Maradona e Totti. E’ stato più volte nominato miglior giocatore del mondo.
fonte: it.wikipedia.org
Nell’estate del 2002 passa al Real Madrid e in cinque anni vince un campionato spagnolo, una Supercoppa spagnola e una Coppa Intercontinentale.
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Conclusa l’esperienza in Spagna, nel 2007 si trasferisce al Milan.
fonte: corriere.it
Ha chiuso la sua carriera nel 2011 con il Corithians vincendo un campionato Paulista e una Coppa del Brasile.
fonte: goal.coma
Purtroppo la fortuna non è stata sempre dalla sua parte. Era un giocatore molto fragile e si è infortunato più volte. Questo gli ha impedito di avere una carriera più lunga e più florida. Ma sicuramente è un giocatore che ha fatto la storia del calcio, tant’è che tutt’oggi viene ricordato in Tv e sui media e anche noi più piccoli appassionati di calcio dovremmo imparare a conoscerlo e ad apprezzarlo, per non dimenticarlo mai.
Lorenzo Scoppio.
