“Il ragazzo dai pantaloni rosa”: la storia di Andrea Spezzacatena

Come molti di voi sanno, da poco è uscito al cinema il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” e ha avuto molto successo. Il film tratta un tema vicino ai ragazzi e importante per tutti: il bullismo.  L’argomento è molto attuale e spesso si verifica durante l’adolescenza.

Prima di tutto vediamo cosa vuol dire bullismo:

“Il bullismo è un atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate specialmente in ambienti scolastici o giovanili” (fonte: Treccani)

La storia di Andrea è una storia vera che la regista Margherita Ferri ha voluto portare in scena potendo contare su un meraviglioso cast. Il film è uscito nelle sale il 7 Novembre 2024 e parla della storia di Andrea Spezzacatena, un adolescente che, a causa del bullismo, si è tolto la vita.
I principali attori sono:

  • Samuele Carrino, interpreta Andrea cioè il protagonista
  • Claudia Pandolfi, interpreta Teresa cioè la madre di Andrea
  • Corrado Fortuna, interpreta il padre di Andrea
  • Andrea Arru, interpreta Christian cioè il bullo
  • Sara Ciocca, interpreta Sara cioè la migliore amica di Andrea

Alcuni di questi attori hanno pubblicato video sui social con le proprie reazioni sulla tragica storia di Andrea e tutti loro hanno mostrato solidarietà alla famiglia.

Trama

Andrea è impaziente di andare a scuola e sveglia i genitori entusiasta. In classe, dà una risposta un po’ volgare ad un professore: la voce girà nella scuola e lo fa salire al primo posto della classifica dei ragazzi popolari. Durante l’intervallo, una ragazza, Sara, si avvicina a lui e i due diventano amici.

Andrea e Sara hanno in comune un debole per un ragazzo della scuola molto popolare, Christian. Andrea lo ammira, comincia a parlare con lui, fino a diventare “amici”: giocano ai videogiochi, studiano insieme, fanno sport.

Un giorno la mamma di Andrea gli regala dei pantaloni rossi che gli piacciono molto ma che per un lavaggio sbagliato si scolorano diventando rosa. Andrea se li mette lo stesso perché quei pantaloni continuano a piacergli ma appena arriva a scuola diventa oggetto di battute sarcastiche e prese in giro da molti ragazzi e anche da Christian. Andrea all’inizio non ci dà molto peso: continua per un po’ ad essere amico di Christian.

Arriva il momento più atteso per un tredicenne, il ballo di terza media, e Christian e la sua “banda” decidono di parlare ad Andrea di uno scherzo che volevano fare: vestirsi da ragazze, truccate in maniera esagerata, vestiti corti. Andrea arriva a scuola quella sera, entra in bagno il luogo di ritrovo dei ragazzi, e trova Christian e i suoi amici in abito nero, eleganti per il ballo. Era stato tutto uno scherzo. I bulli portano Andrea nella sala contro il suo volere e lo prendono in giro di fronte a tutti.

Per fortuna la scuola finisce e le strade di Andrea e Christian si dividono. Andrea va in un liceo con Sara: sembra andare tutto bene quando un giorno per i corridoi Andrea incontra proprio lui, Christian. Quasi non ci poteva credere: Christian si era trasferito nella sua scuola. Le cose tra di loro non vanno bene: i due si trovano coinvolti in una rissa e, tra botte e pugni, la loro inimicizia peggiora sempre di più.

Ma ormai Andrea ha preso la sua drammatica decisione: una sera, mentre sta festeggiando il suo compleanno con la famiglia alle giostre, come piace a lui, abbraccia sua madre un’ultima volta prima di sparire da questo mondo. Andrea si toglie la vita.

Dopo la sua morte la madre ha deciso di andare di scrivere un libro sulla storia di un ragazzo che avrebbe voluto vivere una vita felice ma che, per colpa del bullismo, ora non può più stare insieme alla propria madre e alla propria famiglia.

Il libro di Teresa Manes, mamma di Andrea.

Considerazioni personali

Questo è un tema che mi sta molto a cuore perché la storia di Andrea mi ha colpito davvero tanto. Ogni volta che ci rifletto mi viene da pensare che ci sono ancora persone così, che anche dopo questi eventi continuano con i loro atti di bullismo contro poveri ragazzi innocenti. Il bullismo non è solo un tema da trattare in classe, bisogna applicarle quelle regole che ci vengono date così da dire tutti insieme una volta per tutte:

Basta al bullismo!

Alice Guerra

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