Non solo Anime e Manga
Anche se non siete appassionati di fumetti, avrete certo sentito nominare Zerocalcare.
Il suo vero nome è Michele Rech ed è un fumettista romano. Il nome Zerocalcare lo scelse per caso ispirandosi ad uno spot televisivo di un prodotto anti-calcare, appunto.
A trentasei anni ha già collezionato diversi premi letterari come il Premio Speciale Feltrinelli al miglior fumetto breve o raccolta, ed anche una candidatura al David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale, fino alla nomination al Premio Strega 2015 con “Dimentica il mio nome”.
Il suo stile, decisamente non convenzionale, e le sue avventure tragicomiche di “ragazzo di borgata” gli hanno permesso, in pochi anni, di passare da fumettista autoprodotto a vero fenomeno di cultura popolare: oggi è l’autore più venduto in libreria.
Il suo personaggio principale, protagonista dei suoi “racconti”, è in realtà una stilizzazione di se stesso e le sue storie perciò spesso prendono ispirazione dal suo vissuto.
Recentemente ha riscosso grande successo partecipando alla trasmissione televisiva Propaganda Live, condotta da Diego Bianchi su La7 TV. Ha sviluppato una serie di fumetti nei quali ha raccontato come ha trascorso la quarantena ed il lock down nel suo quartiere, chiuso in casa come tutti, passando dalla disperazione alla voglia di reagire, cercando di raccogliere le sensazioni degli altri e tradurle in disegni. “Rebibbia Quarantine” ha permesso, grazie ad una visione ironica e divertente, di affrontare, con un sorriso, un momento molto buio per il mondo intero.
Zerocalcare è tornato in libreria con un nuovo fumetto interamente dedicato al Natale. Ovviamente il Natale secondo lui…già il titolo è tutto un programma “A Babbo Morto”. Una storia di Natale nella quale Babbo Natale è scomparso, gli Elfi protestano perché si sentono sfruttati e i figli di Babbo Natale cercano di far funzionare l’azienda di famiglia!
Una perfetta storia anti-Covid, pubblicata dalla casa editrice BAO Publishing, nata quasi per caso prima dello scatenarsi della Pandemia, come ha dichiarato lo stesso Zerocalcare in una recente intervista durante il programma televisivo Timeline in onda su SKY TV:
L‘anno scorso, per divertimento, mi ero messo a fare delle vignette che raccontavano l’idea della chiusura della fabbrica di Babbo Natale, gli scioperi degli Elfi, con tutto quello che conseguiva in termini di scontro sociale all’interno del villaggio…poi, arrivati a quest’altro Natale mi sono reso conto che si poteva aprire una finestra e infilarci un sacco di cose che in realtà hanno riguardato anche la storia di questo paese.
Non ci si deve far ingannare dal titolo però. Non è propriamente un racconto natalizio per i più piccoli…
Non ci resta che correre in libreria…Buon Natale!
David Mauro Albrizio