L’Italia bizantina
Nell’articolo precedente ho parlato dell’Impero d’Oriente e delle conquiste di Giustiniano. Adesso parlerò dell’Italia bizantina.
L’Italia, conquistata da Giustiniano, diventò una provincia dell’impero bizantino. Il governo aveva sede a Ravenna, che era già stata capitale del Regno ostrogoto e che sotto il governo di Teodorico si era arricchita di chiese e palazzi costruiti secondo lo stile bizantino.
La dominazione bizantina in Italia durò pochi anni. Nel 568, infatti, la penisola venne invasa da un nuovo popolo germanico che avrebbe formato il proprio regno: il popolo dei Longobardi.
Erano passati solo 15 anni dalla conquista bizantina dell’Italia, quando la penisola fu nuovamente invasa dai Longobardi di origine germanica. Nel 568, guidato dal re Alboino, i Longobardi superarono le difese bizantine, occuparono Milano e Pavia, quindi si sparsero a gruppi per la penisola italiana senza riuscire a occuparla interamente.
Alla metà del 7° secolo il territorio dell’Italia era quindi diviso in zone controllate dai Longobardi e in zone controllate dai bizantini. Ciascuna delle zone occupate dai Longobardi formava un ducato, cioè un territorio governato da un comandante militare chiamato duca. I re Longobardi risiedevano a Pavia, capitale del regno. I bizantini controllavano invece le isole e parte delle regioni costiere, compresi Roma e il Lazio. A Roma, particolare importanza aveva il vescovo della città, chiamato papa è considerato il capo di tutta la chiesa.
I Longobardi si comportarono da grandi conquistatori, opprimendo le popolazioni italiche. Essi non formarono mai un regno unitario e ci furono sempre contrasti tra i ducati e tra i duchi e il re.
Stella Mezzena