IO E GRETA
Oggi vi racconto com’è vivere con un cane fin dalla nascita.
Il mio cane si chiama Greta: è molto vivace e dolce; il suo pelo è morbidissimo e quando sono triste diventa triste anche lei, perciò le faccio le coccole e alla fine stiamo bene entrambe.
Greta è nata il 16 Ottobre 2007 e si trovava nel canile, il 20 dicembre mia madre l’ha adottata e sembrava un vero batuffolo (credetemi), ma il 24 dicembre a causa della parvovirosi, una malattia che colpisce i cuccioli e che può portare alla morte, è dovuta restare in ospedale fino al 31 dicembre.
Grazie alle cure dei medici in ospedale e a quelle dei miei genitori a casa, Greta si è ripresa ed è diventata ancora più “batuffolino”.
Quattro anni dopo sono nata io, e Greta, mi ha voluto bene da subito. Quando ero molto piccola dormiva sotto la mia culla, quando andavamo a passeggio lei non permetteva agli estranei di avvicinarsi, infatti ogni volta che qualcuno si avvicinava troppo lei abbaiava.
Io ho sempre considerato Greta una specie di sorella o amica del cuore.
Siamo state e stiamo sempre insieme, fin dalla mia nascita!
Adesso Greta non sta molto bene, perché è diventata anziana e quindi deve andare più spesso dal veterinario, prendere delle medicine, e noi dobbiamo tenerla sempre sotto controllo.
Ma per il resto gioca sempre con me ed è molto vivace lo stesso, nonostante quello che sta subendo.
Noi le vogliamo molto bene e affrontiamo volentieri le difficoltà e i sacrifici che comportano i suoi problemi di salute.
Quando usciamo di casa e lasciamo Greta da sola perché non può venire con noi, ci rimane male e, mentre prima si rassegnava e dormiva nella sua cuccia, adesso che non sta bene combina un sacco di guai: una volta, sotto Natale, si è mangiata tutti i cioccolatini del calendario dell’avvento, un’altra volta si è mangiata un’intera busta di pane… Ma questo lo fanno tutti i cani…è normale.
Io le voglio un mondo di bene e non smetterò mai di farlo a prescindere dai guai che combina e dalle difficoltà legate alla sua età. Anzi, ora che ha più bisogno di noi gliene voglio ancora di più.
Giulia Masino